Premi letterari in Italia

I premi letterari più importanti

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  1. icarusdream
     
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    Il premio Nobel

    è un'onorificenza di valore mondiale, attribuita annualmente a persone che si sono distinte nei diversi campi dello scibile, «apportando considerevoli benefici all'umanità», per le loro ricerche, scoperte ed invenzioni, per l'opera letteraria, per l'impegno in favore della pace mondiale.

    Il premio fu istituito in seguito alle ultime volontà di Alfred Nobel (1833-1896), chimico e industriale svedese, inventore della dinamite, firmate al Club Svedese-Norvegese di Parigi il 27 novembre 1895. La prima assegnazione dei premi risale al 1901, quando furono consegnati il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica. Non esiste invece il premio per la matematica.[1] Dal 1969 si assegna anche il premio per l'economia in memoria di Alfred Nobel. La cerimonia di consegna si tiene il 10 dicembre, anniversario della morte del fondatore.

    I premi Nobel nelle specifiche discipline (fisica, chimica, medicina, letteratura, economia) sono comunemente ritenuti i più prestigiosi assegnabili in tali campi. Anche il premio Nobel per la pace conferisce grande prestigio; tuttavia, per l'opinabilità delle valutazioni politiche, la sua assegnazione è stata qualche volta accompagnata da accese polemiche. (Fonte: Wikipedia)



    Il Premio Bagutta

    è un premio letterario istituito a Milano l'11 novembre del 1926. Nell'ambito della trattoria toscana di Alberto Pepori in via Bagutta a Milano nacque l'idea di istituire un premio letterario.

    La trattoria, scoperta dallo scrittore Riccardo Bacchelli e dal suo elzevirista e critico cinematografico Adolfo Franci, fu presto frequentata da numerosi amici che avevano preso l'abitudine di ritrovarsi per cenare insieme e per discutere di libri.

    La sera dell'11 novembre 1926, la notte di San Martino, agli undici presenti (Riccardo Bacchelli, Orio Vergani, Adolfo Franci, Paolo Monelli, Gino Scarpa, Mario Vellani Marchi, Ottavio Steffenini, Luigi Bonelli, Mario Alessandrini, Antonio Veretti e Antonio Niccodemi) venne l'idea di istituire un premio letterario e di autoeleggersi come giuria.
    Statuto del Premio Bagutta

    Congiuntesi le stelle sotto il segno di Bagutta il giorno di San Martino, sacro ai mariti veggenti, i Baguttiani hanno fondato tra un bicchiere di chianti e uno di grappa un premio letterario che sarà assegnato per la prima volta il 14 gennaio dell'anno prossimo... Eccone lo statuto:
    "Oggi giorno di San martino del 1926 i presenti al tavolo di Bagutta hanno fondato il premio Bagutta. 1) Il premio verrà assegnato il giorno 14 gennaio di ogni anno ad un'opera letteraria italiana pubblicata nell'anno precedente; 2) il premio è costituito da libere oblazioni; il premio è indivisibile e verrà assegnato dai fondatori sottoscritti, qualunque sia il numero dei presenti alla deliberazione"

    Tranne Bacchelli e Monelli che aveva pubblicato da poco Le scarpe al sole, libro che aveva avuto un buon successo, gli altri sodali, che gravitavano intorno alla rivista La Fiera Letteraria, fondata e diretta da Umberto Fracchia, erano abbastanza sconosciuti.

    Come scrisse Monelli, essi formavano un gruppo eterogeneo del quale facevano parte "due giornalisti, due pittori, un avvocato, un commediografo, tre letterati e un dandy".

    Non si trattava pertanto di critici in senso stretto, ma di persone colte e con grande spirito di indipendenza.

    Questo desiderio di indipendenza portò, infatti, i fondatori a chiudere, tra il 1937 e il 1946 il premio perché non subisse le pressioni del regime del quale erano sostenitori alcuni dei giurati.

    L'atto di fondazione del premio, scritto su un foglio di carta da Adolfo Franci (la "carta gialla"), fu subito scritto e affisso ad una parete del locale e l'annuncio venne dato da "La Fiera Letteraria":

    Grazie al clima conviviale, alla composizione della giuria, alla scarsa incisività che il premio ha avuto sulle vendite, tenendo così lontano le grandi manovre delle case editrici, alla coerenza mantenuta alla scelta dei generi premiati (poesia, narrativa, e saggistica), il carattere del premio e l'amore per la bella letteratura rimase nel tempo.

    Il premio è stato diretto in passato, oltre che dallo stesso Bacchelli, da personalità come Emilio Tadini e Mario Soldati. Dal 2005 la presidentessa del premio è la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, nella giuria, fra gli altri, siedono Orio Vergani, Eva Cantarella. (Fonte: Wikipedia);



    Il Premio Bancarella

    è un premio letterario nato nel 1953, consegnato nella città di Pontremoli ogni anno il penultimo sabato o domenica di luglio. Una prima selezione stabilisce i sei libri finalisti del Premio Selezione Bancarella tra cui è poi scelto il vincitore, premiato nella serata finale. Il presidente del Premio dal 1978 è il professor Giuseppe Benelli. Connessi al Premio Bancarella, a Pontremoli si assegnano anche il Premio Bancarellino e il Premio Bancarella Sport; sino all'edizione del 2010 le due manifestazioni si tenevano rispettivamente a giugno il Bancarellino e a settembre il Bancarella Sport, a far data dall'edizione del luglio 2011 i due premi si assegnano nelle serate precedenti il Bancarella. (Fonte: Wikipedia);



    Il Premio PEN/Faulkner

    per la narrativa (PEN/Faulkner Award for Fiction) è un premio letterario assegnato annualmente dalla PEN/Faulkner Foundation alla miglior opera di narrativa di uno scrittore statunitense. È uno dei tre maggiori premi nazionali statunitensi per la narrativa,[1] accanto al Premio Pulitzer e al National Book Award.

    Fondato nel 1980 dalla scrittrice Mary Lee Settle, vincitrice del National Book Award, e assegnato per la prima volta nel 1981, è affiliato all'associazione internazionale di scrittori PEN ed è intitolato a William Faulkner, che utilizzò il denaro del suo Nobel per la letteratura, vinto nel 1949, per creare un premio per giovani scrittori.[1]

    Il vincitore riceve la somma di 15 000 dollari, ognuno degli altri quattro finalisti 5 000 dollari. Tutti e cinque gli autori leggono brani dei loro lavori alla cerimonia di premiazione che si tiene nel mese di maggio alla Folger Shakespeare Library, al 201 di East Capitol Street a Washington DC. (Fonte: Wikipedia);



    Il Premio Viareggio

    venne fondato nel 1929 nella città omonima da Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa.

    Leonida Rèpaci, autore della Storia dei fratelli Rupe, scriverà in seguito i motivi per cui si era deciso di fondare il nuovo premio letterario:

    Alla festa di inaugurazione del premio parteciparono Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e la prima edizione del premio fu vinta a pari merito da Lorenzo Viani con Ritorno alla patria pubblicato dalla Alpes, la casa editrice di Benito Mussolini e da Anselmo Bucci con Il pittore volante, dalla casa editrice Ceschina.

    Ma evidentemente questo non fu sufficiente e nel 1931 Lando Ferretti sostituì Rèpaci e nel 1934 fu addirittura Galeazzo Ciano ad assumere la supervisione del premio.

    Allo scoppio della seconda guerra mondiale il premio fu interrotto per poi rinascere per volontà di Rèpaci che lo tenne in vita con forte volontà fino alla morte avvenuta nel 1985.

    Fin dall'inizio quasi tutte le premiazioni del Viareggio furono costellate da polemiche vivaci perché Rèpaci spesso interveniva in modo pesante nelle decisioni prese dalla giuria che lui stesso nominava.

    Nel 1946, ad esempio, la giuria aveva deciso di dare il premio ad Umberto Saba, ma quando il presidente venne a conoscenza del fatto che Giacomo Debenedetti aveva dato la notizia al poeta prima della premiazione, volle riconvocare la giuria e la tenne "blindata" fino a che non si arrivò ad un giudizio di equità tra Il canzoniere di Saba e Pane duro di Silvio Micheli, entrambi pubblicati da Einaudi.

    Nel 1947 sorse un'altra polemica. Tutti erano convinti che avrebbe vinto Alberto Moravia, invece si decise per i Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci, anche se il regolamento diceva che dovevano essere premiati solamente autori viventi e Gramsci era morto dieci anni prima.

    Celebri furono anche i rifiuti come quello di Italo Calvino che era stato proposto per il premio con la sua opera Ti con Zero e che spedì il seguente telegramma:

    « Ritenendo definitivamente conclusa epoca premi letterari rinuncio al premio perché non mi sento di continuare ad avallare con il mio consenso istituzioni ormai svuotate di significato »

    (Italo Calvino)

    Altrettanto celebri furono le critiche per l'aggiunta al premio di un numero esagerato di targhe, encomi e segnalazioni.

    Finché Rèpaci fu in vita il Viareggio si identificava con il suo fondatore. In seguito, a reggere il premio, furono Natalino Sapegno e Cesare Garboli. Il premio è ora presieduto da Rosanna Bettarini.

    Il premio è attualmente suddiviso in quattro sezioni ("Opera prima", "Narrativa", "Poesia", "Saggistica"). Per ciascuna sezione vengono designati un numero variabile di finalisti, tra i quali vengono quindi scelti cinque titoli (le storiche "cinquine") e infine tra questi viene proclamato il vincitore. Inoltre viene assegnato dalla giuria il "Premio Internazionale Viareggio-Versilia" ad una personalità di grande fama che abbia speso la vita in favore dell'intesa tra i popoli, il progresso sociale e la pace. (Fonte: Wikipedia);


    Il Premio Strega

    è un riconoscimento che viene assegnato annualmente a un libro pubblicato in Italia tra il 1º aprile dell’anno precedente ed il 31 marzo dell’anno in corso. Dal 1986 è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. Il Premio è stato creato nel 1947 all'interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci con il contributo di Guido Alberti, proprietario dell'omonima casa produttrice del Liquore Strega, al quale il premio è intitolato e che ancora sponsorizza la manifestazione.

    Nel dopoguerra, il salotto Bellonci e il Premio rappresentavano il primo tentativo culturale di tornare ad una normalità comunitaria di persone e di idee. Il primo scrittore a ricevere il primo Premio Strega, nel 1947, è stato Ennio Flaiano, con il libro Tempo di uccidere. (Fonte: Wikipedia);



    Il Premio Campiello

    è un premio letterario italiano che viene assegnato annualmente a un'opera di narrativa italiana edita nell'anno di riferimento. Il Premio è il risultato di un'iniziativa degli Industriali del Veneto, nel 1962, per l'impulso della famiglia Valeri Manera. La cerimonia di premiazione viene effettuata a Venezia, solitamente nel Palazzo Ducale. Il primo Premio Campiello fu assegnato l'anno successivo, nel 1963, al romanzo di Primo Levi, La Tregua. (Fonte: Wikipedia).
     
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